| va comunque detto che cavernadiplatone sotto molti aspetti fa proprio il contrario, ovvero osanna alcuni anime piuttosto famosi, come Battle Royal e simili, inoltre è un fan sfegatato di fumetti classici molto famosi (spiderman e simili) e dunque non credo che il discorso " è famoso dunque mi fa schifo" possa funzionare.
Rimane il fatto che la sua riflessione su death note riguardante la lunghezza e l'eccessiva inutilità è riscontrata da molti, anche fan dell'anime. In effetti dopo la morte di L la trama decade un po', sembra un trascinarsi di episodi con il solo scopo di arrivare alla fine. In effetti, la riflessione su Misa non è propriamente sbagliata. Misa non ha ragione di esistere, anche supponendo la grande inutilità di Light, che cmq nell'anime non è molto marcata.
Anche io non avevo capito molto la questione della Panini, mentre è completamente logica la questione delle ristampe. "Ristampa in edizione limitata" non ha effettivamente alcun senso logico-grammaticale, è come dire "prodotto in serie in edizione limitata", anche per un non addetto ai lavori la cosa appare molto stridente. Ad una più attenta analisi invece va detto che chi pubblica cosa a volte è molto più importante della cosa stessa, in ogni campo dell'intrattenimento. Un esempio dal mondo televisivo. Tutti sappiamo che il grande fratello non ha senso, tutti sappiamo che è un'emerita finzione, eppure moltissimi lo guardano. Non perchè il programma è intelligente, ma perchè c'è la marcuzzi. ma per capire il problema della lunghezza si dovrebbe guardare il commento sempre di cavernadiplatone su naruto. L'inizio di naruto è carino, ovvio io lo odio sin dal principio, ma perchè non ha un format che mi piace, la storia prosegue bene, ma poi? Poi si dimena in lungaggini senza senso, somiglia un inuyasha un po' meno fantasy. La lunghezza non è quasi mai segno di inventiva, anzi, molto spesso è un tirar avanti la barca sino a quando non affonda. Va comunque detto, a mio avviso Death note poteva concludersi in metà episodi
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